BASTA GUERRA IN BOLLETTA! Incontro On Line con gli attivisti ECOPAX
Incontro online, domenica 23 ottobre, dalle ore 17:00 alle ore 19:30, degli attivisti ecopax su piattaforma Google Meet al link:
Iniziativa consapevolmente e volontariamente non inserita in "Europe for Peace" (ma non contrapposta di fronte al fatto che oggi a solo parlare di negoziato ci si attira l'accusa di filoputiniano)
NO guerra economica affiancata allo scontro militare: PACE significa PANE!
Energia ponte di pace. Trattiamo direttamente col produttore per abbassare i prezzi. Così si batte la speculazione!
Si fanno tacere le armi quando non le si apparecchiano sul campo. NO a nuovi aiuti militari secondo la volontà inascoltata della maggioranza del popolo italiano!
NO a soffiare sul fuoco dell'escalation, che può deragliare in guerra nucleare. Oggi non ci sono più guerre giuste, dice anche Papa Francesco! Resistenza nonviolenta contro gli invasori militari e sostegno alle obiezioni e alle diserzioni!
E sempre con il Papa conveniamo che bisogna proibire ed eliminare le armi nucleari e impedire il commercio delle armi!
I Disarmisti esigenti (www.disarmistiesigenti.org) e i loro partners (Lega Obiettori di Coscienza, Mondo senza guerre e senza violenza) organizzano un presidio informativo sabato 22 ottobre, in Piazzale Stazione di Porta Genova, dalle ore 17:00 alle ore 19:00.Per approfondire queste visioni - e queste analisi - gli attivisti ecopax si incontrano online il giorno successivo, il 23 ottobre, dalle ore 17:00 alle ore 19:30, su piattaforma Google Meet.
BASTA GUERRA IN BOLLETTA si riallaccia a due appelli. Il primo è NO GUERRA, NO SANZIONI, NON PAGHIAMO, che annovera tra i primi firmatari Antonia Sani - Luigi Mosca - Moni Ovadia - Alex Zanotelli - Angelica Romano - Patrizia Sterpetti - Luciano Benini - Antonino Drago - Federica Fratini - Antonella Nappi. L'appello è rinvenibile e sottoscrivibile online al link:
Il secondo fa riferimento a una campagna sulla RETE DEGLI SPORTELLI POPOLARI ENERGIA, che può essere visionata sul sito web in costruzione: NON VOGLIAMO LA GUERRA - NON PAGHIAMO, visionabile al link:
Gli organizzatori, si ribadisce, ci tengono a sottolineare la loro indipendenza dalle iniziative di Europe for Peace, dalla tre giorni di ottobre, ma anche dalla scadenza, sotto la luce accecante dei riflettori mediatici, del 5 novembre, l'adunata nazionale per chiedere il cessate il fuoco ed i negoziati con l'intervento dell'ONU, in groppa alla quale stanno saltando tutti i partiti, anche quelli che il giorno dopo voteranno in parlamento per rifornire di nuove armi chi sta sparando e per sostenere il riarmo italiano ed europeo in ambito NATO. Sarebbe allora opportuno avanzare la proposta di una piattaforma riconoscibile, nel contesto delle mobilitazioni del 5 novembre, che, in maniera dialogante (non va affatto dimenticato che oggi il solo nominare la parola pace è sufficiente ad attirare l'accusa di filoputinismo!), renda evidenti i punti essenziali della iniziativa di un settore distinto del corteo: immediato cessate il fuoco, stop all'invio di armi, fine delle sanzioni, apertura di spazi percorribili per la soluzione politica, lotta per lo scioglimento dei blocchi militari, e immediata connessione alle conseguenze economiche e sociali, in particolare, della guerra e delle sanzioni, in termini di crisi economica e deterioramento delle condizioni di esistenza, carovita e carobollette, crisi energetica e crisi alimentare